Archive for the ‘italiano’ Category

les mots qui n'existent pas

February 23rd, 2013

Tous les jours il y a des inventions dans le monde. Un gars dans un sous-sol qui invente un truc ou un machin pour combler quelques besoins obscurs de sa vie. Et il faut alors en parler. On n'aime jamais autant parler qu'à propos des nouveautées, tout le monde les adore. Ce qui est nouveau nous paraît toujours de la première importance.

Cela dit, il nous faut des mots, on ne peut rien dire sans. Dans certains pays on ne veut pas traduire les mots en les adaptant aux sons de la propre langue, en "traduisant la prononciation". On aime inventer des nouveaux mots pour des concepts nouveaux à partir des racines indigènes. C'est comme ça que le mot courriel a été conçu.

En français, dans le champ informatique avant tout, on est bien muni des mots qui ont l'air indigène. J'allume mon ordinateur, j'utilise le navigateur pour chercher le pilote qui correspond à ma carte d'affichage, je l'installe, tout marche à merveille (mais bien sûr) et enfin je sauvegarde le disque dur dans une clé USB pour ne pas perdre cette configuration précieuse.

En Italie on est quelque peu plus complaisant. J'allume il mio computer et je dois d'abord taper la mia password. Avec il mouse je démarre il browser et je vais envoyer un email. Ensuite je regarde une émission internet en streaming. Tout de même, la plupart des mots informatiques ont été réinventés en italien.

Mais ce n'est pas seulement en informatique qu'on se prête à ce jeu. Même dans la politique il y a des concepts qui ont échappés au contrôle linguistique. En France il n'y pas de leadership. En Italie il n'y a pas de privacy malgré le authority (les agences gouvernementales de la protection de la vie privée).

De toute façon, les nations veulent en général préserver une identité nationale et une langue grosso modo pure. Mais ce n'est pas forcément le cas. Aux Pays Bas il y a une nonchalance jamais vue à cet égard. Il y a des mots natifs pour beaucoup de concepts informatiques, mais on utilise plutôt des anglicismes parce que c'est plus simple. Surtout quand on a affaire à des gens qui communiquent avec nous en anglais et qu'on ne veut pas traduire tous les mots dans une autre langue tout simplement pour en parler entre nous. Comme ça: de bug is gefixed maar de status is nog unknown, ou bien: le bug a été fixedé mais le status est encore unknown.

blog generation

August 5th, 2012

granieri_geracao_blogueRecensioni di libri li faccio abbastanza di rado, ma questa volta credo valga la pena. Ho saputo che il libro era disponibile in portoghese, e siccome ne avevo voglia l'ho preso. Comunque è chiaramente da avere anche in italiano, dato che lo scrittore è italiano.

Granieri ripassa brevemente la solita storia di come è nato l'internet, all'inizio poco stimato dai mass media da un lato e dall'altro il potenziale immenso intravisto da alcuni intenditori ed imprenditori di rete. Poi spiega come i blog sono uno strumento un po' singolare tra tutti i "mezzi sociali" nel web.

L'interessante è che i blog non sono per niente una novità ormai, quindi c'è stata della concorrenza da parte di Facebook, Twitter e così via nello spazio sociale del web. Eppure sono il mezzo sempre più democratico, siccome ogni blog viene gestito dal proprio autore. Invece i social network, i forum, i mailing list, i news group hanno tutti le loro svariate regolamentazioni imposte a tutti gli partecipanti. Questo, secondo Granieri, ai blog gli dà della longevità. Speriamo.

rovinato il how-to-learn-any-language.com

August 4th, 2012

Da alcuni giorni accedendo al sito con il browser Google Chrome si vede un'ammonizione dicendo che il sito sta diffondendo dei malware. In effetti scaricando delle pagine del sito si scopre che sono stati inseriti dei javascript provenienti dai domini stranieri che non sembrano assolutamente far parte del sito.

Direi che si tratta di un attacco in modalità sql injection, vale a dire un metodo noto per modificare i contenuti di un database senza ottenerne l'accesso diretto. Pare proprio che il database sia stato svuotato, perché l'indice del forum non fa vedere più niente. Invece le altre pagine del sito sembrano integre, il che lascia intendere che il malfattore non è stato in grado di ottenere l'accesso al server stesso.

Ad ogni modo è un peccato, perché il sito è stato sino ad ora una risorsa importante per molti studenti di lingue. Quando iniziai lo studio dell'italiano tre anni fa (che prosegue tutt'ora) ero completamente inesperto nello studio delle lingue. Poco a poco me ne sono fatto un'idea grazie agli utenti del forum che spiegavano sistematicamente come avevano fatto a studiare con efficacia.

L'attacco è senza dubbio una cosa grave, ma adesso mi chiedo se l'amministratore del sito abbia delle copie di sicurezza. Sennò sarà un'impresa rimettere a posto il sito.

ci vuole un minimo di arroganza

August 2nd, 2012

Proprio così disse Eric Cantona, all'epoca il tecnico della nazionale francese (fino a poco fa infatti) di beach soccer a proposito del tipo di giocatore che piace a lui allenare. Fu intervistato in francese ovviamente (anche quel francese un po' particolare di Marsiglia), ma la traduzione è comunque semplice.

Mi sono girato un po' nella testa questa frase, non sapendo bene da che parte cominciare. Chi conosce Cantona sa che fu un giocatore brillante proprio perché, fino a un certo punto, fu abbastanza arrogante. Ovviamente non fu l'unico motivo del suo successo, ci sono tante altre cose a incidere su una carriera poi.

Per quanto riguarda la dichiarazione credo che voglia dire che, anche essendo molto meno arroganti di Cantona, l'arroganza è una cosa da rispettare (per modo di dire), perché è un modo di fregarsene, di essere più indipendenti. È chiaro che dovendo dipendere troppo dagli appoggi e dai consigli degli altri, chiunque essi siano, è difficile che tu riesca ad accedere a un qualche traguardo che non sia del loro gusto, perché molto prima verrai probabilmente dissuaso e piantato su una strada diversa. Gli appoggi è bene averli, però a volte nella vita sei solo a desiderare una cosa e se non riesci a fare da te non l'avrai.

arroganza-davids-rotterdamPoi c'è l'aspetto della concorrenza che è ugualmente molto interessante. Mi affascinano un po' le storie di giocatori tipo Cantona, Edgar Davids, Ibrahimović. Già da giovani avevano le idee molto chiare rispetto alle loro possibilità di avere gran successo. A proposito di Davids, ho letto una storia da qualche parte che da ragazzo, sempre nelle giovanili di Ajax, disse a un qualche giornalista che sarebbe diventato un calciatore famosissimo* (però attenzione, lo disse seriamente, non per scherzo). Scommetto che per Cantona fu lo stesso, e poi per Ibrahimović si sa che fu uguale.

Sebbene sembri folle questo ragionamento devo dire che mi attrae anche, perché ce n'è qualcosa di estremamente sovversivo e radicale. In questa ottica l'arroganza mi pare un rifiuto di rispettare le gerarchie. Cosa vuol dire?

Mettiamo che tu ami la cucina e che tu voglia avviare dei raduni per persone come te, in modo da poter scambiare delle ricette, cucinare qualcosa insieme ecc. Allora, al primo incontro sono tutte persone sconosciute, quindi non ci sono regole, non ci sono personaggi noti, non c'è niente di prestabilito. Tuttavia, man mano che i raduni si fanno, cominciano a spuntare certi modelli sociali. Magari uno è più esperto con le minestre, quindi per consigli bisogna chiedere a lui. Magari uno è stato cuoco professionista per un tempo, perciò se ne intende a proposito del mestiere. Il punto è che facendo parte di un gruppo, le persone assumono sempre un qualche ruolo adatto alla situazione in cui si trovano, per ottenere un qualche posto comodo in mezzo agli altri. Ed anche se non è detto, in qualsiasi gruppo esiste un'aspettativa, magari subconscia, che quei ruoli, sebbene creati così spontaneamente, vadano in qualche modo rispettati.

Quindi se tu sei un nuovo arrivato al raduno ci si aspetta che giri un po' tra le persone per scoprire chi sono, per capirne la gerarchia. Non entri nella sala dicendo "adesso io vi faccio vedere come sono più bravo di voi tutti".

Tutto questo per spiegare che quando un tale Davids dice da ragazzo che diventerà un giocatore famoso senza avere la minima possibilità di portare una qualche prova in merito, dice praticamente: "Voi, del mondo di calcio: Non me ne frega chi siete, non ho la minima intenzione di entrare nelle gerarchie che avete creato per guadagnarmi i vostri consensi. Dal giorno stesso che entrerò tra voi farò del mio meglio per battervi tutti ed arrivare in cima." Sovversivo, no?

*Effettivamente ci fu un breve periodo durante gli europei nel 2000 durante il quale può perfino aver stato il più famoso in assoluto, ritratto da capitano della nazionale degli ospiti sul grattacielo più alto di Rotterdam.

rigorosamente di sinistra

July 31st, 2012

- Sai, a volte non so da che parte stare.

- Io invece sono uomo di sinistra.

- Mai votato a destra?

- Mai.

- Sempre a sinistra?

- Nemmeno.

- Come mai?

- L'apertura dell'urna si trova al centro.

- Dunque?

- Mi rifiuto.

- Sì, ma se non voti come fai a sostenere la sinistra?

- Non m'importa niente di votare. Io parlo della sinistra vera, non quella metaforica.

- Sarebbe a dire?

- Sarebbe a dire che tutti quelli che si dicono di sinistra ma in realtà non lo sono li odio perché stanno distruggendo la purezza del concetto. Fino a che non si capisce più cosa voglia dire la sinistra.

- Ah, capito. Quindi Marx? Lenin? Mao?

- Farabutti tutti quanti.

- Ma..

- Ho detto la sinistra, non quei giochi di rivoluzionari, sono tutte stupidaggini.

- Mettiamo che dovessi fare il tassista.

- Va bene.

- In Giappone, dove non c'è la rivoluzione.

- Non potrei.

- Già, il volante sta a destra.